D’acqua seguo fiumi e fonti
D’acqua seguo fiumi e fonti, verso la
rigenerazione.
Tu mi perdesti nelle cateratte della
disperazione, o mio Dio;
mi ritrovasti ad Ararat, dopo la furia
del diluvio. E fu
mia Pasqua il Mar Rosso, docile e
aperto alla tua
misericordia. E l’acqua del Giordano
ancora mi deterge
dal peccato. La mia vita è in questo
battesimo d’amore:
che tu trasformasti in sangue
redentore: in esso
si compie l’eterno miracolo del
mondo.
Scorre ora l’acqua nei pantani
dell’odio e delle guerre,
fluisce pura sulle orme dei maligni. Ma
non vedere,
ti prego, le mani sporche di Pilato,
che abnegano
la scelta della luce in un lavacro
d’indifferenza:
guida me che sono Nicodemo
interrogante: con acqua
e soffio di vento mi segnerai la giusta
strada per la fonte
ed io sarò di nuovo goccia d’acqua
riformata,
riunita nel tuo diluvio d’amore
universale
Nessun commento:
Posta un commento