venerdì 17 ottobre 2014

Antonio Spagnuolo

UMIDI RICORDI -

Possiedi i miei occhi se piango
mentre l’autunno torna nell’estremo
tentativo di scacciare le angosce.
Scorre improvvisa l’acqua che purifica
ogni mio solfeggio.
Nel tuo silenzio c’è la fine che ferma
il dardo bruscamente scagliato,
così che il tempo ha variegate colonne
nella ritorta scheggia,
accende richiami a picco nel corallo
ed ascolta il rimando senza sosta dell’acqua.
Uno scroscio improvviso nel bagliore
che le gocce rispecchiano brillando
lo scambio dei profumi
di cose antiche, ai limiti delle ore,
assaporo la quiete e ripeto cadenze
per questo giorno che decide morire
nei flutti di un torrente.
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ANTONIO SPAGNUOLO -


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