Non
ha radici il mare
Non
ha radici il mare.
Una
luna di carta
increspa
sull'argento
che
celebra nell'acqua.
E'
un gesto che s'insinua
col
gelido bagliore
di
un prisma di cristallo
che
ne concede avallo.
Come
a tracciarne il flusso
scelta
una scia sapiente
di
decisioni prese.
E
questo mare accoglie
in
un tempo materno
il
vento che si chiude
nell'onda
che compone.
E'
un respiro per pochi
l'occasione
di un fiore
che
insegue rotte incerte
a
riproporre enigmi
dentro
gocce di sale
gravide
di evidenze
sciolte
su un orizzonte
che
termina il suo viaggio.
Solo
chi sta in disparte
sceglie
di non morire
rinunciando
all'eterno
di
un giorno di farfalla
quando
scende in volteggio
per
non piegarsi al cielo.
GIANFRANCO
ISETTA
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