La
litania dei sopravvissuti da leggere
Rhabar,
Alzaia Naviglio Grande, maggio 2007
Nel
rivo essiccato
l’acqua
non è più santa:
abbiamo
reciso i capelli.
Le
ampolle - prive di latte -
sono
colme di ricordi.
Il
respiro scolora,
nel
delta brunito resta
un’orma
cuneiforme.
Passa
un tram,
breve
è il viaggio,
senza
tempo il letargo.
Verrà
il mattino con le sue maschere
e
il bagliore di una luce che trafigge.
Tra
le lenzuola increspate resterà
l’ombra
delle nostre attese,
la
traccia d’un gomitolo di vita.
Nella
polvere cercheremo
i
documenti perduti,
mentre
una voce ignota canterà
la
litania dei sopravvissuti.
Adele
Desideri
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