venerdì 17 ottobre 2014

Francesco Sassetto

Il torrente

Guardare il fiume fatto di tempo e acqua
e ricordare che il tempo è un altro fiume,
sapere che ci perdiamo come il fiume
e che i visi passano come l’acqua.

Jorge Luis Borges


Lo stoscio del torrente che sferza rapido
le rocce dei colli sopra Cisòn di Valmarino
trascina e involve nella spuma del suo flutto
sassi e legni, foglie e gamberi di fiume.
Dice bene quest'acqua spietata del tempo
e della vita, dei dolci giochi
degli occhi e delle mani
il breve mulinello e l’estinzione.
Racconta giusto come ogni nostra cara cosa
vada via o - hai visto? - se n'è già andata
nel mucchio dei detriti a valle.
E non regala alcuna spiegazione.

Ti insegna quest'acqua forte di montagna
che gorgoglia nella strozza delle pietre
e dirupa per il pendio scosceso
che ogni umano movimento ha una sua sorte,
un tempo ed un dissolvimento.
In quest'arco esatto di compasso - che tu dici breve -
vive la curva dell'onda fragorosa,
altra segue, più forte o blandamente,
ma il numero è finito e se t'impaura
il fondo del vino nel bicchiere
ormai quasi svuotato
nulla sente il torrente
né chi dalle colline lo getta alla pianura.


Francesco Sassetto

(dalla raccolta Ad un casello impreciso, Padova, Valentina Editrice, 2010)


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