venerdì 17 ottobre 2014

Salvatore Contessini

DERIVA

L’erebo assegnato contempla il mare.
Lo sai che questo è quanto spetta
a naviganti provenienti d’altre terre,
a chi le precedenti vite ha dedicato all’acqua?
Hypnos lo dice! Gemello d’enigmatico racconto
e lo ripete in cicli di successioni a geometria
percorsa, figure d’algebra difforme, ancora ignota
la norma che traduce i segni, per ora è sconosciuta.
Così torni, docile all’invocazione,
prima di quanto atteso anche se solo
a rimarcare una presenza, a soddisfare un voto.
L’enigma della storia svolta, con filo proprio,
muove tra simboli riflessi e
la parabola che sfugge al nesso.
Nell’illusione, sono essere libero
tanto da afferrare che i morti portano perdono
e i vivi, intenti all’esistenza,
non ne sospettano la grazia.
La scorribanda che principio
tiene diversi piani nell’unica discesa
frutto d’intersezioni atemporali
unioni d’anima sognante, diurna e notturna
maschile e femminile, androgina sostanza
priva di un volto incline a multiple fattezze
prodotto d’irripetibile cristallo che fende luce.



Di : Salvatore Contessini, Roma 2013


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