giovedì 16 ottobre 2014

Lucio Zinna

Ode minima per Palermo pluvia


Sotto la pioggia Palermo si svela al pedone
si accoccola sui marciapiedi. Lascia le auto
imbranarsi su iridescenze di catrame titilla
il pigro netturbino smalizia dai volti perlati
delle fanciulle normanne reinventa il fascino
defunto dei negozi d’antiquariato. J’ai vu
glisser dalla porta girevole del Grand Hôtel
des Palmes (e svoltare furtivo nella nera
Via Principe Granatelli) Raymond Roussel
sperso nelle sue nèbule e lacrimare da balconi
liberty il kalabbash e lo zagaratravel
(Rinaldo con mezza bestemmia aprire di scatto
l’ombrello ché non s’arrugginisse l’armatura).


Lucio Zinna


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