giovedì 16 ottobre 2014

Franca Alaimo


Acqua ed acque

*
Acqua di giglio bianco rifiorita
sopra l’acuto scoglio la ferita,
la parola s’affonda e poi risale
oscurità d’abisso, cecità di sale.

*
Canne sottili, fanciulle di bambù,
luce-zaffiro di lago nero blu,
arco di vento un delicato faggio
nella parola specchio del paesaggio.

*
Furiosa si precipita dall’alto
urtando dura roccia di basalto
e tuttavia non vinta da frattura
acqua-poesia diventa la sutura
lungo lo strappo candida cintura.

*
Forse sarà che a forza di riempirla
è straripata e non si può fermarla
e poiché vano è argine e muro
per non smarrir me stessa mi farò fiume
nell’acqua riaccostando fiori e bitume.


Franca Alaimo

il testo è tratto da “Il giglio verticale”, Bastogi editrice.



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