Ri-
versa
da
ogni foce
adagio
il respiro
nel
principio,
dove
la culla d’acqua
mi
disfa in
in-
finito.
Il
granello dell’io
sguscia
sempre senza perla.
E’
valva vuota, ora la mia bocca,
e
accorda nuovamente
la
sua eco incessante
soltanto
all’alga bruna,
derviscio
dell’oceano.
Di-
stanza
primordiale
riverbera
tra i flutti
la
sua chioma
coronata
d’abisso.
(Paola
Musa, inedito)
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