giovedì 16 ottobre 2014

Paola Musa



Ri-
versa
da ogni foce
adagio il respiro
nel principio,
dove la culla d’acqua
mi disfa in
in-
finito.

Il granello dell’io
sguscia sempre senza perla.

E’ valva vuota, ora la mia bocca,
e accorda nuovamente
la sua eco incessante
soltanto all’alga bruna,
derviscio dell’oceano.

Di-
stanza
primordiale
riverbera tra i flutti
la sua chioma
coronata d’abisso.



(Paola Musa, inedito)


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